Perché la concentrazione su sequenze numeriche stimola i processi naturali di autoguarigione del nostro corpo?

Nella struttura del DNA tutti i singoli elementi di una forma sono intrecciati tra loro come in una sorta di mosaico. Partendo da questo punto di vista la struttura dell’acido nucleico del DNA, e/o di una struttura non proteica come un sasso o un minerale, si manifestano sempre come vibrazioni relazionate a una struttura cristallina e basandosi su questa osservazione, risulta che la struttura energetica è soprattutto una forma informativa con una sua precisa geometria che può essere ridisegnata sia attraverso delle sequenze numeriche che attraverso delle tecniche con l’ausilio di forme geometriche.
 
In secondo luogo, Grigorij Grabovoj ci spiega che è necessario portare la conoscenza di un fatto sul livello dello Spirito, su un livello, cioè, che si trova al di fuori dei limiti spaziotemporali.
Osservando la realtà da quest’ambito non risultano, infatti, differenze tra materia animata e inanimata. Si tratta quindi solamente di osservare la struttura informativa, che si basa comunque sempre su una struttura geometrica, e portare l’informazione (per esempio del malessere) in una costruzione/informazione della salute. Ogni situazione futura, come per esempio la salute di una singola parte del corpo, può essere vista come una struttura geometrica e può essere a sua volta scomposta in tante singole parti quante sono quelle dei suoi costituenti.
 
Lavorando in questo modo iniziamo a percepire e a comprendere che la vera natura dei fatti e delle cose può essere sempre decodificata nella sua forma originale e che ci troviamo di fronte a strutture informative e forme geometriche esattamente come rilevabile nei costituenti fondamentali dell’atomo in cui possiamo intravedere le particelle più piccole che lo compongono. Perciò quando prendiamo in considerazione un sistema abbiamo almeno due possibilità per portarlo alla norma: la prima attraverso le tecnologie che si basano su delle strutture geometriche (come proposto nei seminari) e la seconda lavorando con le sequenze numeriche — e in certi casi anche combinando le due tecniche.